di Paul Valéry (Sète-Francia,1871-1945)
Nell'Oceano, una volta
(ma ormai non so più sotto quale cielo),
come offerta al nulla gettai
qualche goccia d'un vino raro...
Chi ti volle perduto, oh liquore?
Obbedii forse all'indovino?
Forse al cruccio del mio cuore,
pensando al sangue, versando il vino ...
la sua trasparenza usata
riprese il mare come innanzi chiaro
dopo una venatura rosata
Perso quel vino, ebbre le onde!
Vidi slanciarsi nell'aere amaro
le immagini più profonde...
A OMAR KAYAM
di Nazim HIkmet (Salonicco-Turchia,1902-1963)
Riempi il tuo cranio di vino prima che si riempia di terra", disse Kayam.
L'uomo dalle scarpe rotte passando davanti al giardino di rose
disse: "in questo mondo che offre più grano che stelle ho fame
tu parli di vino e i miei soldi non bastano a comprare il pane".
"La vita fugge, godi l'istante prima del sonno senza sogni
è l'alba, ragazzo, versa il vino nella coppa di cristallo".
Il ragazzo si svegliò nella sua stanza gelata senza tendine
era la sirena della fabbrica implacabile per il ritardo.