Vino, voci dalla cultura

«Sempre pronto a una nuova idea e a un antico vino».
(Bertold Brecht, drammaturgo tedesco, 1898-1956)

«La guerra del gusto»

Ci sono anche paesaggi toscani e sardi, in «Mondovino», il film in concorso al 57esimo Festival di Cannes che parla dell’impatto della globalizzazione sulle regioni produttrici di vino. Con scenari dell’Argentina, della Francia e degli States scorrono immagini girate tra Firenze e Bolgheri, terra dei “supertuscans” ... - LEGGI TUTTO

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S'infrange sulle rive del Nilo il sogno d’amore di Aida e Radamès. Leggi crudeli e spietate, simbolo di un potere cieco e repressivo, portano alla condanna del comandante supremo Radamès e alla scelta della nobile schiava etiope di associarsi al suo destino per amore. Immancabile nel cartellone della stagione lirica all’Arena di Verona, l’Aida anima le serate veronesi con altri quattro capolavori in una stagione teatrale destinata a essere memorabile. Abbiamo assistito all’ultima rappresentazione del capolavoro verdiano, proposto con la regia di Gianfranco de Bosio e una scenografia grandiosa, curata da Susanna Egri, che ha anche ricreato alcune parti coreografiche previste ...

dalla partitura verdiana, ma di cui non resta alcuna nota storica dal 1913. Musica di Giuseppe Verdi su libretto di Antonio Ghislanzoni, l’Aida propone atmosfere magiche, intrise di esoticità e senza tempo. E dal suo esordio nel 1913 sul palcoscenico veronese conta ormai oltre 670 recite ed è l’opera simbolo dell’Arena.

La struggente storia d’amore di Aida e Radamès, conflittuale e angosciante, finirà in tragedia esaltando i valori essenziali della vita, di sempre, di tutti, sotto tutti i cieli. Gli eventi sono storicamente lontani, ma la vicenda è straordinariamente attuale, come avviene per la grande letteratura e la grande musica che raccontano l’anima. Siamo al tempo dei faraoni e nel primo dei quattro atti, fra i venti di guerra troviamo Aida, figlia del re etiope Amonasro, schiava in Egitto. L’invasione del territorio egizio scatena la guerra e il comando supremo è affidato dall’oracolo a Radamès, su cui viene steso un velo d’argento, mentre il potente capo dei sacerdoti Ramfis consegna la spada consacrata. in un clima di forte sacralità, tra canti e danze.

Intanto Aida vive il lacerante conflitto fra l’amore per Radamès, intuito dalla figlia del faraone Amneris innamorata a sua volta del condottiero, e il legame col padre, che guida le truppe etiopi contro gli egizi. Sul dramma personale di Aida prevale poi la coralità con il trionfo di Radamès in battaglia e marce, danze, inni e fanfare che accolgono a Tebe l’entrata dell’esercito vittorioso. Intanto la figlia del faraone scopre l’amore di Aida per Radamès e la gelosia si traduce in vendetta. La storia è poi tutta da vivere, sotto le stelle di Verona, fino al sacrificio estremo della protagonista.

Il successo della serata è stato sottolineato dai lunghi applausi all’intero cast e soprattutto ad Anna Pirozzi nei panni di Aida e a Murat Karahan che interpreta Radamès, oltre che al direttore d’orchestra Francesco Ivan Ciampa. Eccellenti le prestazioni dell’Orchestra, del Coro, del Corpo di Ballo dell’Arena di Verona e delle numerose comparse che fanno dell’Aida veronese un’opera davvero colossale. Nel corso della stagione gli interpreti dei ruoli principali varieranno, ma tutti sono stati scelti fra le prime stelle del palcoscenico mondiale.

Aperta con La Traviata, sempre di Verdi, trasmessa in mondovisione dalla Rai, la 97esima stagione lirica veronese quest’anno propone anche con una terza opera del maestro di Busseto intrisa di amore e vendetta, Il Trovatore, per la regia di Franco Zeffirelli e con Anna Netrebko e Yusiv Eyvazov ancora protagonisti rispettivamente nei ruoli di Leonora e Manrico. In cartellone anche la Carmen di Georges Bizet e la Tosca di Giacomo Puccini. Esordio areniano per il compositore e pianista di fama internazionale Ezio Bosso, che dirigerà Orchestra e Coro per i celeberrimi Carmina Burana di Carl Orff. Torna anche la grande danza con Roberto Bolle and Friends in due serate il 16 e 17 luglio, mentre il 4 agosto la serata 50 Arena Anniversary Night sarà dedicata al grande maestro Plácido Domingo per celebrare i suoi 50 anni dal debutto areniano.

Fino al 7 settembre gli appassionati della lirica, della danza, dello spettacolo e della cultura hanno molte opportunità per una incantevole serata sotto le stelle all’Arena di Verona. Ed è già pronto anche il cartellone del prossimo anno. Nel 2020 saranno la Cavalleria Rusticana di Piero Mascagni e I Pagliacci di Ruggero Leoncavallo ad aprire la stagione dell’Opera Festival. Sarà poi la volta di Aida di Giuseppe Verdi e quindi Turandot di Giacomo Puccini e Nabucco e La Traviata di Verdi. Previsti anche un Gala Event e un Gala IX Sinfonia di Ludwig van Beethoven oltre al consueto appuntamento con la danza, Roberto Bolle and Friends. (Marì Mazzucchelli)

 

INFO

Per informazioni e biglietti: www.arena.it e sui canali social Facebook, Twitter, Instagram e YouTube. La biglietteria è in Via Dietro Anfiteatro 6/B, 37121 Verona (tel. 045.596517 – fax 045.8013287 - email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.); il call center è al numero 045.8005151, i punti di prevendita Geticket, Il costo dei biglietti di ingresso varia da € 16,30 a € 230,00, a seconda dei posti, degli spettacoli e delle date.

Le parole del vino

FINE - Vino armonico nel gusto ed elegante nel profumo.

GOUDRON – Termine francese che significa catrame, indica il profumo caratteristico di grandi vini rossi invecchiati, come il Barolo.

RUVIDO - Vino giovane appena spillato, con sospensione di sostanze solide.

Il vino nel Medioevo

Il Medioevo è un’epoca di grande splendore per il vino e la viticoltura. Nei secoli in cui non si conoscono ancora il tè, il caffè e le bevande alcoliche diffuse dopo la scoperta dell’America, il vino è un elemento importante della nutrizione perché “rende grassi e floridi, allontana i mali fisici, dà gusto alla vita, aguzza i sensi e rende ... - LEGGI TUTTO

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