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Magiche serate con la grande lirica all’Arena per la centesima edizione di Verona Opera Festival. Per lo speciale appuntamento è in pieno svolgimento un festival straordinario, che presenta al pubblico internazionale i titoli che nello storico anfiteatro hanno avuto più successo e repliche nel corso delle cento edizioni dalla sua nascita nel 1913. Il cartellone propone un totale di quarantanove irripetibili serate con grandiosi spettacoli e le migliori voci del panorama internazionale.

Abbiamo avuto l’opportunità di assistere alla rappresentazione di Nabucco di ...

Giuseppe Verdi, andato in scena all’Arena di Verona giovedì scorso per l’ultima volta in questa stagione estiva. Colossali coreografie, raffinatissimi costumi, innumerevoli comparse e protagonisti assoluti della scena hanno contribuito a rendere la serata davvero spettacolare. Struggente il notissimo canto degli ebrei incatenati a Babilonia «Va’, pensiero, sull’ali dorate», che ha coinvolto profondamente ed emozionato il pubblico che ne ha richiesto la replica, gentilmente concessa.

Ben otto le grandi opere in cartellone in questa storica stagione musicale: Aida di Verdi in una nuova produzione di Stefano Poda, Carmen di Bizet con regia di Franco Zeffirelli, Il Barbiere di Siviglia di Rossini secondo Hugo de Ana, Rigoletto di Verdi in una nuova produzione di Antonio Albanese, La Traviata di Verdi nella produzione di Franco Zeffirelli, Nabucco di Verdi secondo Gianfranco de Bosio, Tosca di Puccini nell’allestimento di Hugo de Ana, Madama Butterfly di Puccini secondo Franco Zeffirelli.

La stagione lirica 2023 è caratterizzata anche da cinque serate straordinarie, tra cui la danza senza confini di Roberto Bolle and Friends, tre nuovi spettacoli in forma scenica costruiti appositamente per altrettanti protagonisti: il grande debutto areniano di Juan Diego Flórez, l’evento speciale dedicato a Plácido Domingo, l’attesissimo ritorno a Verona di Jonas Kaufmann. A coronamento della stagione si aggiunge per la prima volta un Concerto di Orchestra e Coro del Teatro alla Scala. Eccezionale l’evento del primo fine settimana della rassegna lirica, con due notti bianche in un happening non-stop lungo 28 ore per festeggiare il seducente e affascinante spettacolo della lirica.

Agli spettacoli all’Arena numerosi sono gli spettatori stranieri, provenienti da ogni parte del mondo, che vogliono vivere una notte indimenticabile per tutta la vita. L’antico anfiteatro veronese ha una storia millenaria di spettacoli, dalle naumachie dell’antica Roma alle giostre medievali fino al Rossini del primo Ottocento, ma solo nell’ultimo secolo è diventato la più importante casa della lirica sotto le stelle. La prima edizione risale all’estate del 1913, in occasione del centenario della nascita di Giuseppe Verdi; poi gli spettacoli si sono susseguiti di estate in estate, interrotti solo dalle guerre mondiali e, negli ultimi anni, dalla pandemia.

Intanto nuovi ambiziosi traguardi sono in vista, nel segno della grande lirica e di una invidiata tradizione italiana. L’obiettivo è di proporre ai tanti italiani e soprattutto ai tanti stranieri una notte magica, da ricordarsi per tutta la vita. «Quando l’immensa arena del crepuscolo - ci ricorda Natalia Aspesi - nell’improvviso silenzio che segue l’attesa, si apre sulla sua storia di grande e celebre popolarità, è un momento da brividi, l’inizio di una unica leggenda, diversa, per sempre». (Felice d’Adamo)