Campeggia una bottiglia di vino sul tavolo de I giocatori di carte di Paul Cézanne (1839-1906), che si può ammirare al Museo d’Orsay di Parigi. Ed è il vino a rendere meno amara la partenza per il servizio militare durante l’Impero Francese nel dipinto I coscritti di Louis-Leopold Boilly (1761-1845) del Museo Carnavalet di Parigi. Il vino è presente anche in Colazione nello studio di Edouard Manet (1832-1883). Atmosfere francesi anche nel dipinto di José Frappa (1854-1904) della collezione Moet e Chandon, che presenta Dom Pérignon, monaco dell’abazia benedettina di Hautvilliers, che con ...
alcuni confratelli assaggia l’uva prima della pressatura. Ancora in Francia, al Museo delle Belle Arti di Bordeaux.è proposta la Vendemmia del Médoc di Clément Boulanger (1790-1868): due portatori di una bigoncia che passano tra i filari per raccogliere l’uva che poi viene versata nel tino.
In Italia, tra mille altre raffigurazioni, La vendemmia è proposta alla Pinacoteca di Tosio Martinengo di Brescia con il dipinto di Angelo Inganni (1807-1880). Al Museo di Roma il trasporto dell’uva al torchio è raffigurato on un acquerello del 1830 di Bartolomeo Pinelli, Vendemmiatori che portano l’uva al torchio. A Limoges, in Francia, è presente la Vendemmia a Suresnes di Constant Troyon (1810-1865), un pittore che propone molti squarci dei paesaggi dell’Ile-de-France.
Anche l’Ottocento è ricco di raffigurazioni del miracolo di Gesù, che trasformò l’acqua in vino. Di Schnorr von Carolsfeld (1794-1872) sono le Nozze di Cana: il dipinto dell’artista che ebbe contatti con i Nazareni ed esprime sensibilità riconducibili alle scuole di Raffaello o Perugino è alla Hamburger Kunsthalle di Amburgo. (Felice d'Adamo)
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