E’ ormai in vigore l’obbligo del registro telematico per il settore vitivinicolo. Un decreto ministeriale ha stabilito, in conformità con la normativa europea, le modalità di tenuta dei registri in forma telematica nel settore vitivinicolo e delle relative registrazioni. E’ stato previsto un agevole passaggio al nuovo regime, senza sanzioni, ma ora è integralmente valida la nuova normativa.
Il registro telematico interessa più di 50mila operatori. I soggetti obbligati alla tenuta del registro sono le persone fisiche e giuridiche e le associazioni di tali persone ...
che, per l’esercizio della loro attività professionale o a fini commerciali, detengono un prodotto vitivinicolo. Le nuove regole contengono un lungo elenco di soggetti esenti, tra i quali ci sono i titolari di stabilimenti enologici di capacità complessiva inferiore a 50 ettolitri, con annesse attività di vendita diretta o ristorazione; ci sono anche i rivenditori al minuto di piccoli quantitativi di vini e i rivenditori di bevande da consumare esclusivamente sul posto. La dichiarazione di produzione vitivinicola e la dichiarazione di giacenza costituiscono documentazione sostitutiva dei registri.
Per la Coldiretti il registro dematerializzato insieme al testo unico del vino danno un profondo taglio alla burocrazia inutile che costringeva ogni impresa vitivinicola a 100 giornate di lavoro per soddisfare le 4mila pagine di normativa che regolamentavano il settore. L’auspicio degli operatori del settore vitivinicolo è che si intensifichi ulteriormente la semplificazione burocratica.