«Sempre pronto a una nuova idea e a un antico vino».
(Bertold Brecht, drammaturgo tedesco, 1898-1956)
Ci sono anche paesaggi toscani e sardi, in «Mondovino», il film in concorso al 57esimo Festival di Cannes che parla dell’impatto della globalizzazione sulle regioni produttrici di vino. Con scenari dell’Argentina, della Francia e degli States scorrono immagini girate tra Firenze e Bolgheri, terra dei “supertuscans” ... - LEGGI TUTTO
Il 25 marzo si celebra il «Dantedì», la giornata nazionale dedicata alla memoria di Dante Alighieri. Da tempo studiosi e attenti alla tradizione letteraria e storica non solo italiana chiedevano che venisse ufficializzata una data dedicata al ricordo del padre della nostra lingua, perché Dante è la nostra storia, la nostra identità. E il 17 gennaio 2020 il Consiglio dei Ministri ha approvato la direttiva che ha istituito il giorno in onore del poeta fiorentino. La data scelta per la celebrazione annuale del Dantedì è il 25 marzo, ritenuta da molti studiosi come quella del possibile inizio del suo viaggio nell’aldilà della Divina Commedia. L’idea di dedicare un giorno al padre della lingua italiana è ...
Leggi tutto: Il 25 marzo è il «Dantedì» per il padre dell'Italia
Dante è il poeta che inventò l'Italia. Non ci ha dato soltanto una lingua; ci ha dato soprattutto un'idea di noi stessi e del nostro Paese: il «bel Paese» dove si dice «sì». Una terra unita dalla cultura e dalla bellezza, destinata a un ruolo universale: perché raccoglie l'eredità dell'Impero romano e del mondo classico; ed è la culla della cristianità e dell'umanesimo. L'Italia non nasce da una guerra o dalla diplomazia; nasce dai versi di Dante. Non solo. Dante è il poeta delle donne. È solo grazie alla donna - scrive - se la specie umana supera qualsiasi cosa contenuta nel cerchio della luna, vale a dire sulla Terra. La donna è il capolavoro di Dio, la meraviglia del creato; e Beatrice, la donna amata, per Dante è la ...
Leggi tutto: «A riveder le stelle»: Dante, il poeta che inventò l'Italia
e sentiero di sassi
e gioco nei canneti,
e conosci la vigna
che di notte tace.
Tu non dici parole.
C'è una terra che tace
e non è terra tua.
C'è un silenzio che dura
sulle piante e sui colli.
Ci son acque e campagne.
Sei un chiuso silenzio
che non cede, sei labbra
e occhi bui. Sei la vigna.
È una terra che attende ...
Figlia di una delle più illustri dinastie artigiane d'Europa - quella dei fonditori di campane con sede millenaria in Agnone del Molise - Gioconda Marinelli è una scrittrice di lungo corso e ha scritto su o con illustri personaggi, come Dacia Maraini, Michele Prisco, Maria Orsini Natale. Nel volume "Nel nome del vino" (edizioni Homo Scrivens) trova come suo partner letterario Antonio Valerio, architetto per studi e viticoltore per passione. Quindi, una narratrice, Gioconda Marinelli, e un viticoltore, Antonio Valerio, si incontrano per celebrare la freschezza e la suggestione di un calice di vino. Nasce così una storia, dove vini e leggende si intrecciano con saggezza e poesia, come una fiaba, che scorre tra realtà e fantasia. Raccontano della comune terra natìa, il Molise, una regione piccola ma traboccante ...
Leggi tutto: «Nel nome del vino» da una terra di arte e tradizioni
Campagna veneta, colline del Prosecco sono lo scenario del film Finché c’è prosecco c’è speranza. Una serie di omicidi e, unico indiziato, un morto: il conte Desiderio Ancillotto, grande vignaiolo che pare essersi tolto la vita inscenando un improvviso e teatrale suicidio. Un caso apparentemente impossibile per il neo-ispettore Stucky, metà persiano e metà veneziano: appena promosso, impacciato ma pieno di talento, per risolvere il caso deve fare i conti con le proprie paure e un passato ingombrante. Sullo sfondo, tra i filari, una battaglia per la difesa del ...
Leggi tutto: «Finché c’è prosecco...», giallo tra le colline venete
CHAMPAGNE
testo e musica di Peppino di Capri - CLICCA sull'immagine per ascoltare il brano
Champagne, per brindare a un incontro
con te che già eri di un altro.
Ricordi? C’era stato un invito:
stasera si va tutti a casa mia.
Così cominciava la festa
e già ti girava la testa.
Fra i classici del cinema legati al mondo del vino c’è anche un bel thriller, Holy Money, prodotto in lingua originale inglese e poi proposto in italiano, con la regia di Maxime Alexandre. Holy Money è un film ambientato fra Italia e Inghilterra e nel nostro Paese le scene si svolgono fra Umbria e Lazio. Lo sfondo è il mondo della viticoltura italiana e italiano è il ristorante che Antonio gestisce a Londra. La storia si complica quando il protagonista riceve in eredità un vigneto a Sant’Angelo in Umbria da un amico ...
Leggi tutto: Cinema e vino: «Holy Money» fra intrighi e sentimenti
Ricco e variegato è il panorama artistico del Novecento legato al vino. Tante voci, tanti soggetti, una miriade di opere d’arte, non sempre esaltanti, talora del tutto discutibili. Gli ultimi decenni hanno anche registrato un pullulare di eventi e numerose etichette realizzate da artisti per le più diverse case vinicole. Agli inizi del secolo il Futurismo, che esaltava tutte le attività umane, si occupò anche di gastronomia e di vino. Il vino divenne una metafora di aeroplani e motori per il movimento definito da Filippo Tommaso Marinetti (1876-1940): «Se il vino è bevanda di antichissime tradizioni - sosteneva - è ...
Leggi tutto: Vino e arte: il Novecento dai Futuristi a Van Hove
FINE - Vino armonico nel gusto ed elegante nel profumo.
GOUDRON – Termine francese che significa catrame, indica il profumo caratteristico di grandi vini rossi invecchiati, come il Barolo.
RUVIDO - Vino giovane appena spillato, con sospensione di sostanze solide.
Il Medioevo è un’epoca di grande splendore per il vino e la viticoltura. Nei secoli in cui non si conoscono ancora il tè, il caffè e le bevande alcoliche diffuse dopo la scoperta dell’America, il vino è un elemento importante della nutrizione perché “rende grassi e floridi, allontana i mali fisici, dà gusto alla vita, aguzza i sensi e rende ... - LEGGI TUTTO